Artisti e opere di Arte a pezzi
Ulrich Mueller, Cargo
Danilo Sergiampietri Tutti i nomi 2014
Catia Castellani Punto linea tondi e quadrati 2018
Alessio Guano Stolen 2018
Michele De Luca Uno e mezzo 1988
Francesco Vaccarone Vinto dai rimorsi 1965
Gianni Palmerini “Cose” gentili – Presenze notturne – Il pittore un po’ snob – Dall’acqua…? 2018
La terra e il lavoro dell’uomo 2018
Stenditoio 2018
Fernando Andolcetti Senza titolo 2011
Cosimo Cimino Campionario (Giacche) 2016
Carlo Moggia 8 settembre 2018 2018
Mario Tamberi dalla serie Schegge di mare – campagna sensibilizzazione
strage cetacei 2006
Alberto Sordi Cercare l’infinit8 2001
Carlo Tartarini Esplosione 2018
Roberto Prudente Composizione 16 2018
Maria Capellini La ruggine del cercare 2016
Sirena del Mediterraneo 2015
Olimpio Galimberti Esterno con tombini 1977
Enrico Imberciadori Sul lungomare 2009
Beatrice Meoni Totoro 2018
Maurizio Vanoli Il cecchino 2002
Gian Maria Machiavelli Grande odalisca spezzata 2018
Ragazza radical chic ricomposta 2018
Ragazza destrutturata si sveglia di notte tutta sudata 2018
Maria Claudia Farina Lady Yes 2017
16/11/2017 2018
Ulrich Johanne Müller Cargo 2018
Set 2018
Marco Merino Ancora volare 2018
Aurora Pornin Sognando 2016
Dal 26 settembre la nuova stagione del LAS
La stagione espositiva 2018-2019 del LAS prende avvio il 26 settembre alle 17,30, con l’inaugurazione della mostra ARTE A PEZZI, collettiva di collage e assemblaggi aperta fino al 31 ottobre. Successivamente, dal 15 novembre al 20 dicembre, METALLO, sculture di Alessio Manfredi e Danilo Sergiampietri.
La Cattedrale di Cristo Re
La mostra, curata dai professori di Architettura del Liceo Artistico Cardarelli Pietro Fragasso e Paolo Manfredini, riguarda una delle opere di Architettura Moderna del nostro territorio che ha rappresentato e rappresenta tutt’oggi significative novità formali e strutturali.
Il progetto nato alla fine degli anni ’50 dall’idea dell’arch. prof. Adalberto Libera, sin dall’inizio in stretta collaborazione con l’arch. Cesare Galeazzi e sempre sostenuti dal Vescovo Mons. Giuseppe Stella, sostituì l’ormai anacronistico progetto del ’29 Del Giudice-Cadorin; fu subito provocatorio di vivaci dibattiti non solo nel mondo dei progettisti e dei critici d’arte di livello internazionale ma anche tra i semplici cittadini ed il loro modo di intendere la rinascita della Spezia. Ma fu soprattutto grazie al responsabile impegno culturale e professionale di Cesare Galeazzi, curatore – dopo la morte del suo collega – sia del progetto esecutivo che della direzione dei lavori, che l’idea di Adalberto Libera divenne realtà.
Il confronto tra i progetti succedutisi nell’arco di non pochi decenni, prima e dopo la 2^ Guerra Mondiale, permette dunque oggi di leggere un’epoca e le sue contraddizioni, ma testimonia anche lo slancio positivo e coraggioso di uomini ed istituzioni verso la società che si stava evolvendo.
L’allestimento della mostra è stato possibile grazie alla disponibilità del Museo Diocesano e dell’Archivio di Stato spezzini che hanno messo a disposizione i carteggi ed i progetti originali, nonché grazie ai contributi della Curia Diocesana e del Comune della Spezia, tutti riconoscendo il valore storico e l’eccezionalità architettonica del soggetto messo a tema.
La nuova mostra del Las è sulla Cattedrale di Cristo Re
inv IDEALE REAL x web
L’affollata inaugurazione di La buona pratica
LA BUONA PRATICA: il concerto dell’inaugurazione
Come consuetudine, l’inaugurazione della mostra La buona pratica di Enrico Imberciadori è accompagnata da un concerto del Liceo Musicale Cardarelli.
Il brano scelto è l’aria “Se l’aura spira tutta vezzosa” di Girolamo Frescobaldi (organista del serenissimo Gran Duca di Toscana, Ferrara 1583 Roma 1644).
Questa tipologia di brani veniva scritta in modo tale che fosse eseguibile da molte varietà di organici strumentali. Per il nostro appuntamento sentiremo un esecuzione per soprano, due violini e basso continuo:
Eloisa Iori III M Soprano
Francesca Cozzani III M Primo Violino
Elisa Cavallini III M Secondo Violino
Marta Viola III M Contrabbasso
Si ringraziano i docenti F.Coppelli violino, E.Prosperi canto, D.Grandi contrabbasso.
La nuova mostra del Las: LA BUONA PRATICA di Enrico Imberciadori
Questa mostra attraversa diacronicamente tutto il lungo percorso di Enrico Imberciadori, nato nel 1937 alla Spezia dove vive e opera. Da un lato, nei vari periodi si rispecchiano puntualmente le tendenze prevalenti a livello europeo, dall’informale al realismo sociale alle tecniche sperimentali dei decenni recenti; dall’altro le variazioni tematiche sono riassorbite da una continuità stilistica fondata su una sorvegliata spontaneità e su una rettitudine dello spirito che traspare da tutti i lavori. L’apparente semplicità delle composizioni è smentita dal rincorrersi di particolari eccentrici e prospettive sghembe, sottili spiazzamenti realizzati con soave leggerezza. Si rinvengono mille e nessun riferimento, all’insegna dello scherzo giocoso e pensoso allo stesso tempo: Chagall, Picasso, Derain, Klee; Sironi, Gentilini, Rotella… E varia è anche la tecnica, quasi sempre mista, che va dall’aggrumarsi denso dei colori al segno netto e scandito delle belle xilografie. Restano costanti la fedeltà alle immagini paesistiche della sua città, della Val di Vara e Val di Magra e l’interesse per le problematiche umane, sociali, ambientali del nostro tempo.
Enrico Imberciadori è stato Segretario provinciale del Sindacato Artisti FIDA-CISL dal 1979 all’81, presidente dell’UCAI della Spezia dal 1989 al 2007 ed attualmente fa parte del Consiglio Direttivo Nazionale dell’UCAI ed è membro della Commissione d’Arte Sacra per la Diocesi della Spezia. Nel 2013 ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per la sua attività artistica.
L’inaugurazione della mostra di Moggia: le foto di Pier Luigi Acerbi
La nuova mostra: Carlo Moggia, …di pieghe e altro
Inaugura giovedì 18 gennaio alle 17 la personale di Carlo Moggia …di pieghe e altro, a cura di Valerio Cremolini. Un percorso tra opere passate e recenti che valorizza soprattutto lavori tridimensionali.